I nostri migliori consigli per approfondire tutti gli aspetti delle polizze vita caso morte.
Una polizza sulla vita contro il decesso è una polizza assicurativa che, in caso di morte
improvvisa della persona assicurata, possa permettere alla famiglia di avere un introito per
mantenere lo stesso stile di vita.
Normalmente una polizza di questo genere viene sottoscritta da famiglie in cui una persona
rappresenta il principale, se non unico in alcuni casi, sostegno economico e fonte di reddito.
Se questa persona dovesse prematuramente e improvvisamente andarsene, la famiglia si
troverebbe senza più introiti e appoggi economici.
Un’assicurazione così viene spesso consigliata soprattutto per chi ha bambini piccoli e si
preoccupa chiaramente per il loro futuro, dal proseguimento degli studi a qualsiasi spesa
possano dover affrontare. Se la persona che si occupa maggiormente del lato economico
familiare dovesse decedere, l’intera famiglia potrebbe ritrovarsi in situazioni complicate e
ancora più dolorose.
Cerchiamo di vedere alcuni punti e dettagli di una polizza sulla vita contro il decesso.
Come si struttura una polizza sulla vita contro il decesso
Innanzitutto è importante capire come funziona e come si struttura una polizza sulla vita in
caso di morte, le persone coinvolte e il premio pagato.
La persona che decide di firmare una polizza di questo tipo si chiama contraente; questa è
la persona che stipula il contratto e che paga il premio. Il premio è la somma che il
contraente dovrà versare all’azienda assicurativa in un’unica rata o in più occasioni:
mensilmente, semestralmente o con cadenza annuale.
È poi presente l’assicurato, la persona che è coperta dall'assicurazione se un determinato
evento dovesse accadere. Il contraente può anche essere lo stesso assicurato. Troviamo poi
il beneficiario, ovvero la persona che riceverebbe l’indennizzo pattuito con l’assicurazione
nel caso in cui l’evento imprevisto dovesse accadere all’assicurato.
Quando una persona si mette in contatto con l’azienda assicurativa, quest’ultima organizza
un’analisi dettagliata della situazione dell’assicurato in modo da creare la polizza adatta alla
persona e determinare l’importo del premio. Ci sono alcuni fattori che faranno variare questo
costo: l’età dell'assicurato, le malattie pregresse, il suo stile di vita e il capitale assicurato,
solo per menzionarne alcuni. Dai un'occhiata qui (link a “Le tipologie di polizze vita
temporanea caso morte che devi subito conoscere”) per vedere nel dettaglio questi aspetti.
Tipologie polizze vita contro il decesso
Esistono due principali tipologie di polizze vita contro il decesso: l’assicurazione vita caso
morte temporanea e l’assicurazione vita caso morte vita intera.
La polizza temporanea lega il contraente con l’azienda assicurativa per un periodo di tempo
determinato all’interno del contratto assicurativo. Se alla fine del contratto, l’assicurato non
fosse fortunatamente deceduto, l’assicurazione non dovrà consegnare il capitale al
beneficiario. Infatti, l’evento imprevisto deve per forza accadere all’interno del periodo
indicato nel contratto, quando esso è ancora valido.
Se l’evento non dovesse accadere, il premio non verrà riconsegnato al contraente. Per
questo motivo viene spesso erroneamente considerata come una perdita, ma i benefici in
termini di serenità e tranquillità per l’intero nucleo familiare sono innegabili.
La polizza vita caso morte vita intera invece, prevede che il denaro sia consegnato al
beneficiario in ogni caso e sempre dopo il decesso dell’assicurato, senza tenere in
considerazione di quando avvenga questo evento.
La differenza tra questi due è chiaramente legata al costo del premio e all’importo del
capitale che viene consegnato. Nel secondo caso, sia il premio che l’indennizzo pattuito
saranno esponenzialmente più alti, poiché il periodo che viene considerato è molto più
lungo.
Motivi e vantaggi per contrarre una polizza sulla vita contro il decesso
Ci sono alcuni innegabili vantaggi (link diretto a 5 buoni motivi per sottoscrivere una polizza
vita caso morte) legati alla stipulazione di una polizza sulla vita contro il decesso.
Il primo, quello più ovvio e chiaro, è la possibilità di proteggere la propria famiglia e
sostenerla da un punto di vista economico nel tragico caso in cui la principale fonte di
reddito dovesse decedere.
Oltre a questo grande beneficio e aiuto, è importante sapere che in questo genere di polizze
possono essere aggiunte altre garanzie aggiuntive complementari.
Quindi può essere anche coperto l’insorgere di malattie gravi e debilitanti, l’invalidità e anche
problematiche relative all’invecchiamento. Quindi le persone assicurate possono essere
coperte in molte situazioni aggiuntive, non solo nel tragico evento di un decesso.
L’assicurato sarà coperto anche nel caso in cui, a causa di un infortunio o di una grave
malattia, dovesse risultare invalido. La persona non sarebbe lasciata da sola e potrebbe
comunque spesare ogni medicina e aiuto di cui avrà bisogno. Se nel caso avesse una
famiglia e non potesse più lavorare e occuparsi economicamente di essa, riceverebbe
comunque un capitale per coprire le spese.
La causale legata all’invecchiamento è molto interessante. Poiché se la persona non
potesse più essere autosufficiente e avesse bisogno di aiuto per svolgere le varie attività
quotidiane, riceverebbe un aiuto economico per poter pagare una badante o una casa di
cura. Questo punto è molto interessante poiché l’invecchiamento è un evento che colpisce
tutti e accadono spesso situazioni in cui l’anziano non è più nelle capacità di occuparsi
autonomamente dei propri bisogni, come lavarsi, vestirsi e mangiare. Una polizza di questo
genere può proteggere l’anziano e garantirgli un capitale per pagare tutte le spese.
La sottoscrizione di questa polizza è spesso legata a grandi finanziamenti come mutui o
prestiti importanti. Quando una famiglia compra una casa viene spesso consigliato di
sottoscrivere questa tipologia di assicurazione. Così, nella dolorosa eventualità di un
decesso, la famiglia potrà comunque mantenere la casa di proprietà e continuare a pagare
le rate.
Un ultimo grande beneficio che è importante menzionare è che il premio pagato all’azienda
assicurativa è detraibile fino a un 19% dell’importo e fino a un massimo di 530 euro. Mentre
il capitale assicurato, quello che il beneficiario riceverà non può né essere pignorabile, né
sequestrabile e non è legato a tasse di successione.
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Cosa succede se muore il contraente o il beneficiario?
Abbiamo visto cosa accade se l’assicurato dovesse decedere. Il capitale verrà consegnato
al beneficiario designato seguendo i vari dettagli della tipologia di polizza sottoscritta.
Vediamo adesso cosa può accadere se il beneficiario o il contraente dovessero morire prima
dell’assicurato.
Polizza vita in caso di morte del contraente
Il contraente è la persona che paga il premio all’assicurazione; esso può coincidere con
l’assicurato. In questo caso, se egli dovesse morire prima di aver completato per intero il
pagamento del premio, l’assicurazione consegnerà al beneficiario il capitale
accumulato fino a quel momento ed eventuali extra.
Se invece il contraente fosse diverso dall’assicurato, possono verificarsi varie situazioni.
In caso di morte del contraente, il premio dovrà continuare a essere pagato dai suoi eredi
se egli stesso non aveva designato una nuova persona per svolgere questo incarico quando
era ancora in vita, la quale aveva a sua volta accettato il compito. Nel caso in cui gli eredi
diventassero i nuovi contraenti, tramite successione del premio, potranno scegliere se
nominare una nuova persona che paghi il restante importo o riscattare la polizza, se
possibile, con il consenso però del beneficiario designato.
Polizza vita in caso di morte del beneficiario
Nel caso in cui il beneficiario dovesse decedere prima dell’assicurato e quindi non potesse
più riscuotere il capitale, la somma assicurata verrà normalmente consegnata ai suoi
eredi. Salvo, ovviamente, il caso in cui il contraente o l’assicurato non dichiarino altrimenti.
Nel caso in cui il capitale dovesse andare agli eredi legittimi, esso verrà diviso in parti uguali.
NORMATIVA LEGALE OBBLIGATORIA PER VENDITA A DISTANZA
Allegati IVASS: Allegato n° 3 - Allegato n° 4 - Allegato n° 4 Ter. Il contratto di assicurazione che sta acquistando, è definito ai sensi del D. Lgs. 190/05 contratto a distanza ovvero "contratto che viene concluso tra Consumatore e fornitore [AFI-ESCA] impiegando una o più tecniche di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso". Ai sensi dell'art. 67-quater del D. Lgs. 206/05 (Codice del Consumo) La informiamo che: Consumatore è qualsiasi persona fisica che agisce per fini che non rientrano nel quadro della propria attività imprenditoriale o professionale.
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